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venerdì 13 dicembre 2013

Cuccìa con crema di ricotta, a Santa Lucia è tradizione


Nella borsa della spesa:
500 g di Grano
1 kg di Ricotta di pecora freschissima
200 g di Zucchero
150 g di Zuccata
200 g di Cioccolato fondente

Per decorare:
Ciliegine candite
Cannella in polvere


Vi racconto il “come fare”:
Circa tre giorni prima il giorno della preparazione, mettete in ammollo il grano in abbondante acqua. Ogni sera, buttate via l’acqua, sciacquate il grano e rimettetelo a bagno.
Io ho messo il grano in ammollo la mattina di tre giorni prima la cottura, ho cambiato l’acqua per le due sere consecutive e al pomeriggio inoltrato del terzo giorno l’ho cotto.
Per cuocere il grano, scolatelo e lavatelo dall’acqua di ammollo e trasferitelo dentro una capiente pentola, aggiungete abbondante acqua, una piccola presa di sale e iniziate la cottura il cui tempo dipenderà dall’ammollo effettuato, più lo tenete in acqua i giorni precedenti e meno poi lo dovrete cuocere.
Per un grano tenuto in ammollo il tempo che vi ho indicato (quasi tre giorni), serviranno 45 minuti in cottura e comunque provate che sia sufficientemente tenero assaggiandolo prima di spegnere il fuoco. A cottura ultimata, spegnete la fiamma e lasciatelo riposare ancora 10 minuti in pentola e in acqua bollente. Fatto ciò, scolate per bene il grano cotto e attendete che si raffreddi.

 

Intanto preparate la crema di ricotta. Anche in questo caso vi consiglio di prepararvi con qualche ora di anticipo: comperate la ricotta, trasferitela in un colapasta, mettete in frigorifero, e lasciatela scolare dal siero per almeno 3-4 ore. Trasferite la ricotta in una terrina, aggiungete lo zucchero e mescolate con i rebbi di una forchetta fino ad ottenere una crema ben amalgamata. A questo punto aggiungete la zuccata ridotta a cubetti e il cioccolato fondente ridotto a scaglie. Mescolate bene e trasferite in frigorifero in attesa che il grano si raffreddi completamente. In ultimo, utilizzate la crema di ricotta per condire il grano.
Potrete servire la cuccìa in comode coppette monoporzione, decorando ogni coppetta con un velo di cannella in polvere e una ciliegina candita.


Un pizzico di :
Oggi è Santa Lucia e come molte feste, qui a da noi, è sentita e festeggiata attraverso rituali legati al gusto: la cuccìa è così tipica da sostituire quasi ogni altro alimento per il pasto di noi siculi (palermitani) nella giornata del 13, assieme al riso e alle arancine, tanto da essere servita in molti modi e spaziare dal dolce al salato. Oggi, in cui per tradizione non si mangiano ne pane ne pasta, oggi è quasi d’obbligo risvegliarsi e far colazione a suon di cuccìa. La si prepara con il latte, con la crema di latte e poi diventa dolce a tutti gli effetti quando si veste con crema di ricotta ed è adorna di canditi (ciliegine e zuccata) e cioccolata.
Non la mangiavo da anni, quella fatta in casa, la faceva mia nonna e poi si condiva con latte, zuccata e cacao… ma quest’anno ho deciso di dare inizio ad un rituale tutto mio, tutto da casetta al marzapane, perseguendo la consuetudine che era di nonna, che prevede il dono di una coppetta di cuccìa ai miei familiari

3 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare, e deve essere molto buona. Sono belli questi rituali.
    Un caro salute e buone feste.

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  2. A tradizione è tradizione.... e va rispettata!!!

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  3. Le ricette dolci sono ancora più appassionanti quando denotano un lavoro di ricerca rispetto alle tipicità e alle tradizioni locali come quello che hai fatto per questa cuccìa. I miei complimenti!

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