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lunedì 25 luglio 2011

Contest le regionali per scelte di gusto: ricette finaliste


Buongiorno a voi tutti, devo dire che il contest sulle regionali per scelte di gusto è stata una vera scoperta. Molte le ricette pervenute, belli i racconti, strepitose le foto, se avessi dovuto scegliere io le finaliste avrei trovato notevoli difficoltà: mi piacciono tutte, ringrazio di cuore tutti i partecipanti, e tutte resteranno nella mia memoria dopo questa avventura.

L’editore di Scelte di Gusto, Andrea Piovesan, mi comunica i nomi delle ricette finaliste e nelle sue stesse parole si ravvisano apprezzamenti per il lavoro di tutti voi partecipanti. La scelta non è stata facile, mi scrive, dato l’elevato interesse specifico che ogni singola ricetta porta con se.
I criteri di valutazione sono stati la qualità delle ricette, la presentazione, la complessità e la completezza delle informazioni e in base a ciò sono lieta di comunicarvi, per le due categorie, le ricette che parteciperanno alla selezione finale con votazione dei lettori direttamente sulle pagine del giornale.

Salati :

- Dalla Calabria le linguine cu ciuffo del pesce spada
- Da Genova i ravièu au tòcco de rosto de vitella
- Dal Lazio la coda alla vaccinara

Dolci :

- Dalla Sicilia la cassata
- Da Napoli le monachine
- Dalla Sicilia il biancomangiare di mandorle alla fava tonka

Vi ricordo che i premi delle due ricette vincitrici saranno in un caso un servizio di piatti in porcellana da 12 coperti, nell’altro caso un servizio di posateria in acciaio inox per 12 persone.

Per votare le vostre ricette preferite dovrete collegarvi alla pagina (QUI) ed esprimere il giudizio con un commento in cui indicherete chiaramente quale ricetta volete che vinca. Potete esprimere due preferenze nello stesso commento, una ricetta dolce e una ricetta salata. Per farlo sarà necessario registrarsi al giornale, l’operazione è semplice e rapida (il browser Internet Explorer è quello che non dà problemi di conflitto nel caso in cui non riusciate diversamente ad iscrivervi con il browser che usate comunemente).

Il mio grazie sentito va all’Editore, al Direttore e alla redazione del giornale tutta per aver sponsorizzato l’evento.

mercoledì 20 luglio 2011

Simil cheese naan di kamut


Vi è mai capitato di sentire, al primo sguardo, una sintonia così perfetta da sembrare scritta… dal fato, dalla mano di un poeta che in versi spezza l’inerzia dando vita al moto; continuo moto di corpi che girano, saltano, danzano con destrezza sul proscenio della vita?
Mi è capitato diverse volte, e capiterà ancora perché l’esistenza è costellata di prime sensazioni - quelle che oggi si chiamano “a pelle” – capiterà perché lo voglio, perché essere aperti alla conoscenza vuol dire lasciarsi influenzare dalle emozioni.


E molte di queste volte sono diventate note su pentagramma scritte, amicizie così radicate da rasentar l’amore vero. Lo penso ormai da un po’ che l’amore non si divide tra le persone, ma si moltiplica tra gli affetti. Più ne hai di affetti, più ne avrai d’amore da spartire; questo me lo ha insegnato la mia V adorata che mai abbandona i miei pensieri: lo sai che ti adoro baby!?
E non è quantità da ricercare, ma qualità da auspicare (oggi un’essenza di cannella profumata me lo ha ricordato). Molte tra le amicizie che fanno parte del mio cammino da tanto tempo sono state sintonia; alcune, per il naturale svolgersi degli eventi, le ho perse per strada crescendo e mutando scenari ed altre invece popolano album di foto e ricordi (scritti e da scrivere in bella grafia)… come la persona a cui ho pensato quando ho iniziato a scrivere questo nuovo post. Lei mi ha fatto amare le diverse etnie in cucina, assieme a lei ho scoperto l’Indiano, il Mauritiano, il Messicano, il Cinese. Ristoranti che profumano di spezie e di quei ricordi collegati a questa bella amicizia nata tra i banconi di chimica generale.


Il cheese naan è un pane indiano, semplicissimo eppure buono. Mi ha sempre dato la sensazione di una focaccina con dentro un formaggio sciolto al calore della cottura in forno, così queste focaccine che ne ricordano forma, odore e sapore, sono dei simil cheese naan perché da me inventate, quindi con una ricetta liberamente adattata e dai ricordi ispirata.

Nella borsa della spesa:
500 g di Farina di kamut
300 g di Acqua oligominerale
9 g di Lievito secco
1 cucchiaino di Miele
1 cucchiaino di Sale
10 g di Olio evo
1 scatola di Formaggini In.al.pi

Vi racconto il “come fare”:
Setacciate la farina sulla spianatoia, dandole forma di fontana. In una tazza capiente riscaldate l’acqua, dovrà essere tiepida e non calda, e versatevi dentro il lievito e il miele. Lasciate riattivare il lievito per un paio di muniti, intanto unite alla farina il sale e l’olio. Utilizzate l’acqua con dentro il lievito e il miele per impastare la farina fino ad ottenere un panetto asciutto ed elastico. Lavorate l’impasto con i polsi, sbattendolo sulla spianatoia, per diversi minuti in modo da renderlo liscio e sodo quindi lasciatelo riposare per almeno 30 minuti, o fin quando avrà raddoppiato il volume, coperto con un canovaccio o con pellicola trasparente.
Ricavate dall’impasto tante palline quanti formaggini, nel caso della scatola in.al.pi saranno otto porzioni. Con le mani stendete il pezzetto di impasto fino ad assottigliarlo un po’, mettete al centro un formaggino, richiudete la pasta e schiacciate con le mani nuovamente l’impasto per dargli la forma di una focaccina. Preriscaldate il forno alla temperatura massima. Bucherellate le focaccine con i rebbi di una forchetta quindi cuocetele in forno caldo, sulla parte bassa foderata di carta stagnola, per 10 minuti facendo attenzione a rigirarle a metà cottura.

...questa ricetta ha partecipato ad un contest per saperne di più clicca QUI

martedì 19 luglio 2011

Borsa baguette in jeans e lustrini


Un rettangolo in tre tinte di jeans, 25x15 cm circa, questa borsetta adatta alle serate estive e senza troppe pretese. Si tratta di tre diversi ritagli di tessuto collegati da cuciture interne e da un gioco a rombi fatto con lustrini. Una geometria grigio argento, luccicante, per l’unico decoro. La tracolla è fatta con nastro di raso anch’esso rifinito con paillettes argentate.
La bustina è foderata, all’interno, con fodera rasetto blu di media consistenza; la chiusura è praticata con l’applicazione di comoda zip in tinta.

lunedì 18 luglio 2011

Gelato al pistacchio (con gelatiera)


Innanzi alle raccolte punti io, lo ammetto, vado in visibilio. Fosse anche una raccolta punti i cui premi sono robe allucinanti, io vado in visibilio, tremo, mi emoziono, non mi contengo minimamente e… alla fine, dopo attimi di trepidante indecisione, mi lascio convincere a iniziare l’accumulo di punti.
Punti al supermercato, alle pompe di benzina, per i saponi alla spina, in profumeria, dal parrucchiere come sulle cartelline di un determinato prodotto; vado in brodo di giuggiole e raccolgo.


Certe robe allucinanti mi ritrovo a casa talvolta, sorrido al solo pensiero del mio lato crazy, eppure in alcuni casi la raccolta punti produce il risultato sperato: un arnese da cucina che non avevo, che desideravo, che insomma non avrei ancora a lungo potuto fare a meno di avere (sì, come no!?). Sono una accaparratrice bulimica? Sì, ma a punti!
Ed ecco che qualche giorno fa torno dal supermercato con la mia bella raccolta trasformatasi premio, una gelatiera simac che a dir poco sforna 600 grammi di gelato a volta (e cosa vuoi di più dalla vita?)! No, non potevo non averla e già ha “sfornato” meraviglie come questo gelato al pistacchio e quelli che vi presenterò in futuro.


Nella borsa della spesa: 75 g di Pistacchi tritati
1 Uovo
150 g di Zucchero
150 g di Panna
200 g di Latte intero

Per decorare:
Kroccant Fabbri al cioccolato

Vi racconto il “come fare”:
Tritate i pistacchi finemente con un robot da cucina, fino ad ottenere una crema. In una ciotola amalgamate l’uovo allo zucchero, sbattendo energicamente con una frusta, fino ad ottenere un composto morbido e spumoso. Incorporate al composto la crema di pistacchi e poco alla volta sia la panna che il latte. Usate gli ingredienti preferibilmente a temperatura di 4 o 6°C, ovvero da frigorifero, così da agevolare il funzionamento della gelatiera. Versate il composto nel vano della gelatiera e azionate il vostro apparecchio. La mia gelatiera necessita di prerefrigerazione del cestello a -18°C per 14 ore e 35 minuti in funzionamento per questo tipo di gelato.


...questa ricetta ha partecipato ad un contest per saperne di più clicca QUI

venerdì 8 luglio 2011

Pesto di asparagi, mandorle e capperi



Una settimana è volata, tra caldo e ventilatore ansimante a tutte le ore del giorno e si preannuncia un week end di fuoco senza un alito di vento qui a Palermo. Una strana estate, sembra essere arrivata senza avvisare, ora scalpita per farsi notare eppure regala un mare non sempre calmo e accogliente. Un raggio di sole filtra oltre la portafinestra e l’ultimo scorcio di una primavera, che per molti versi è stata crocevia di mille scelte per me, ve lo presento in questo pesto. Non sono certa che al mercato ci siano ancora asparagi, ma torneranno presto come il sollievo di un tempo meno arido; ed allora mi auguro vorrete provare una delicata crema come quella che vi propongo per accompagnarne la degustazione. Le dosi sono a occhi, o per meglio dire a gusto dato che ho improvvisato e davanti al mix con un cucchiaino non ho fatto altro che assaggiare fin quando il risultato ha appagato il palato. Poi ho composto il contorno in un piatto davvero niente male, per l’estetica della presentazione ringrazio Laboratorio Pesaro!



Vi abbraccio tutti e vi auguro un buon fine settimana.

p.s sono in attesa di conoscere i nomi delle ricette finaliste per il mio contest, al momento non ho aggiornamenti in merito. Spero presto di far l’annunciazione!

Nella borsa della spesa:
1 mazzo di Asparagi (circa 600 g.)
1 cucchiaio di Mandorle spellate (circa 50 g.)
1 cucchiaio di Capperi dissalati
Olio evo, Pepe appena macinato, Sale
poche Olive verdi per insaporire



Vi racconto il come fare:
Pulite e mondate gli asparagi, poi ricomponete il mazzo legando i gambi di questi con dello spago da cucina. Procedete a bollirli in abbondante acqua salata nell’apposito tegame, asparagiera, o in una pentola sufficientemente capiente. Basteranno dai 10 ai 15 minuti in cottura, con l’acqua in ebollizione, per cuocere gli asparagi. Trascorso questo tempo, scolateli e lasciateli raffreddare. Tagliate i gambi a tocchetti e mantenete le punte degli asparagi sane.
Versate le mandorle spellate nel boccate del mix, ovvero del vostro robot da cucina con lame ben taglienti, iniziate a tritare aggiungendo l’olio evo a filo (circa un cucchiaio) questo aiuterà le vostre mandorle a divenire crema dalla consistenza grezza. Dopo aver tritalo le mandorle, aggiungete i capperi, 3 o 4 olive denocciolate, del pepe (io ho usato pepe verde macinato fresco) e i gambi degli asparagi tagliati a tocchetti. Riprendete a tritare il vostro pesto fino ad ottenere una crema vellutata. Assaggiate e se risultasse necessario, aggiustate di sale e di pepe. Se avete usato capperi sottosale, il pesto sarà già ben gustoso senza necessaria aggiunta di altro sale. Versate il pesto in una ciotola e condite con questa crema le punte di asparagi.

mercoledì 6 luglio 2011

Giocando con i pennelli


Un primo esperimento dettato dalla voglia di esprimere l’emozione per il Giappone. Funestata da calamità naturali e dall’idiozia umana, Fukushima piangerà a lungo lacrime e radioattività, resta comunque una terra ricca di mistero e fascino per me… così come i riti antichi delle geishe.

Su cartone telato, 30 x 25 cm, con colori a tempera e pennelli.