Cerca tra le mie ...:...ricette...:...

mercoledì 20 marzo 2013

Chef per un mese: ultima sfida!

Per il le ricette in gara clicca QUI

Con notevolissimo ritardo sulla tabella di marcia che mi ero prefissata, ma con energia e voglia di chiudere in bellezza questa gara vi annuncio i 13 chef per un mese decretati dalla redazione di Scelte di Gusto nell’arco di tutta la competizione denominata "chef per un mese, prendi la sporta e porta":

Chef di Maggio 2012: Angela con il suo pollo e maionese cajun
Chef di Giugno 2012: le api del web con la loro sporta di crespelle
Chef di Giugno 2012: Sandra con il suo timballo di riso in crosta
Chef di Luglio 2012:  Vale e Ely con la loro torta rovesciata
Chef di Agosto 2012: Giacomo con la sua tartare agrodolce
Chef di Agosto 2012: Claudia con il suo cous cous all'insalata greca
Chef di Agosto 2012: Fabiola con i suoi coni di parmigiano e insalata
Chef di Settembre 2012: Pasquale con i suoi tortilli seppia e crema di chiodini
Chef di Ottobre 2012: Francy con la sua torta streusel alle mele
Chef di Novembre 2012: Mariangela con la sua torta Regina di Saba
Chef di Dicembre 2012: Beatrice con il suo flan di panettone al cioccolato bianco
Chef di Gennaio 2013: Roberto con il suo gattò napoletano  
Chef di Febbraio 2013: Speedy con le sue frittelle di pere e frutti di bosco

A loro da oggi e per un mese, va il mio invito per la sfida finale, la gara che decreterà il vincitore definitivo, lo chef di Scelte di Gusto, colui o colei che potrà godersi il premio finale; invito che consisterà nel realizzare una torta dedicata al giornale, il mio partner per la competizione, lo sponsor che ha messo in palio un week end per due persone e che ha già dato spazio ad alcuni chef in apposita intervista:


presto leggerete su quelle pagine le interviste ai partecipanti che non hanno ancora avuto degna presentazione.

Una torta, per i due anni del giornale, per ringraziare Scelte di Gusto e il ricco premio finale. Vincerà chi per originalità e bontà, tra voi designati in questi mesi di competizione, riuscirà ad ingolosire di più il redattore capo della rivista.


Regole di partecipazione ultima manche:

sono invitati a partecipare solo gli chef già eletti durante le varie manche della competizione denominata "chef per un mese, prendi la sporta e porta";

i partecipanti alla gara dovranno esporre il banner della gara stessa, linkandolo sia a questo post che al Giornale, per l’intero periodo (mese) di sfida - sotto potrete copiare il testo in html;

i partecipanti alla gara dovranno realizzare una torta dedicata al giornale sponsor della competizione;

ogni ricetta dovrà essere corredata da almeno una fotografia del dolce finito;

le Torte partecipanti dovranno pervenire entro e non oltre il 20 Aprile 2013.


Testo da copiare e incollare per poter esporre il banner con relativi link:



Le ricette in gara:
 
da Francy de "La Dolce Vita"
 
da Fabiola de "Olio e Aceto"
 
da Sandra de "...indovina chi viene a cena?"
 
da Roberto de "a cucina e mammà"
 
da Claudia de "Carotina abbrustolita"
da Beatrice de "Beatitudini in cucina"
dalle Apine del web de "Come un fiorellino di rosmarino..."
da Giacomo, lettore di PdM e Scelte di Gusto
da Pasquale de "I Sapori del Mediterraneo"
da Mariangela de "Bronte a tavola"

venerdì 8 marzo 2013

Ricetta per il Philadelphia homemade


Nella borsa della spesa:
Yogurt bianco intero
Sale, condimenti e/o erbette secondo il vostro gusto



Vi racconto il “come fare”:
Scegliete uno yogurt bianco di ottima qualità, io ad esempio ho utilizzato uno yogurt Greco (già ben denso e corposo) oppure preparate il vostro yogurt fatto in casa; a questo punto vi basterà mettere a colare lo yogurt dentro un colino foderato con della garza sterile o, se preferite, con un panno ben pulito (in questo caso assicuratevi che sia ben sciacquato e privo di residui di ammorbidente o detersivi).
Ponete il colino foderato dal panno e con dentro lo yogurt su una vaschetta di raccolta e disponete il tutto in frigorifero per un tempo che varierà dalle 12 alle 24 ore
 Il tempo di colatura dipende del vostro gusto: più lo yogurt starà a perdere la componente acquosa, più il formaggio risultante sarà compatto!
Trascorso il tempo necessario, trasferite il formaggio ottenuto in una ciotola e conditelo come preferite con sale, erbette, pepe… a voi libera scelta. Io ad esempio ho condito il mio con del gomasio ed è finito in un baleno.



Un pizzico di :
Quello che noi chiamiamo amabilmente “Philadelphia”, richiamando una nota marca di formaggio spalmabile, è in realtà una tipologia di formaggio dal nome preciso: quark.
Il formaggio quark normalmente viene preparato con latte di mucca e talvolta “variato” con l’aggiunta di yogurt ed è famosissimo nell’utilizzo non solo per la sua spalmabilità, ma anche perché è in larga misura utilizzato per la preparazione delle cheesecake. In Germania il quark viene mangiato sul pane e accompagnato da cioccolata o da marmellata, quindi come spuntino dolce, mentre nei paesi arabi assume una connotazione salata e viene identificato con il nome Labneh: in questo caso la sua preparazione segue la scelta del latte di capra ed è salato e pasteggiato come spuntino che aiuta a reintegrare i sali minerali persi sudando sotto il cielo d’africa.
Ho mangiato molte varianti di Labneh in Egitto, varianti date dall’uso di erbette o spezie nell’impasto del formaggio, ed è davvero gradevole quando di rientro dalle escursioni e dissetata l’arsura, si desidera un conforto per lo shock termico subito.
Quando ho osservato la preparazione semplice e dal risultato assicurato, grazie alla dolcissima quanto bravissima Federica per averlo postato, ho subito pensato di farmelo in casa il “Philadelphia” e così come diceva lei… è volato ancor prima di capire quanto dura, senza rovinarsi, in frigorifero

mercoledì 6 marzo 2013

Cupcake mele e amarena, la tentazione si fà monoporzione


Nella borsa della spesa:
Impasto base per il Pandispagna, con 3 uova – per la ricetta clicca QUI
3 Mele
1 Limone, il succo
1 cucchiaio di Zucchero
Amarene sciroppate e il loro succo, le mie sono Amarene Fabbri
Zucchero a velo q.b.



Vi racconto il “come fare”:
Lavate e sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti e bagnatele con il succo di limone. Aggiungete ai tocchetti di mele e limone il cucchiaio di zucchero e girate per bene, quindi mettete a riposare per qualche minuto o giusto il tempo di preparare la base per i cupcake.
Preparate il vostro impasto base per il pandispagna bianco, con 3 uova, senza lievito chimico – per la ricetta potete consultare l’apposito post QUI.
Distribuite l’impasto a cucchiaiate dentro i pirottini (io ho utilizzato quelli in alluminio usa e getta) fino a riempirli per ¾ quindi disponete su ogni pirottino riempito di impasto, una generosa cucchiaiata di cubetti di mela al succo di limone. Infornate in forno già caldo a 180°C per 25-30 minuti.
Una volta sfornati i vostri cupcake, lasciateli raffreddare per bene quindi bagnateli alla base con il succo delle amarene sciroppate e serviteli, dopo averli cosparsi con zucchero a velo, con 2-3 amarene disposte su ognuno di loro.



Un pizzico di :
Il termine cupcakes arriva direttamente dall’America, così come questa ventata di allegria dolce e zuccherosa, perfetta: si tratta di mini opere d’arte eduli, la cui ricetta base si ottiene miscelando ingredienti (rigorosamente a temperatura ambiente) nelle quantità corrispondenti ad una “cup”, unità di misura che si attesta intorno ai nostri 250 ml. Dolci così piccoli da essere assimilati proprio ad una “tazza”, monoporzioni che permettono alla fantasia di sbizzarrirsi per scelta degli ingredienti e finiture, come queste mie tortine mele e amarena rese golose dal succo delle amarene e semplici per via dell’assenza di troppi arzigogoli sopra: giusto un velo di zucchero a velo.



In genere l’impasto per i cupcakes è più simile a quello che si usa per le “torta margherita” o per i muffin, quindi con il burro, oltre a uova, farina 00, aroma preferito e zucchero, io però ho voluto provare dei mini pandispagna (più leggeri) e senza un topper troppo zuccheroso o colorato e poco adatto al mio periodo di dieta – uno strappo di tanto in tanto va bene, meglio però tentare di limitare le calorie - quindi niente frosting o icing a decorare, ma semplicemente una finitura data da zucchero a velo e dalle buonissime amarene Fabbri