Nella borsa della spesa:
500 g di Farina di ceci1,5 L d’acqua
1 mazzetto di Prezzemolo tritato
Olio per friggere
Sale e Pepe q.b.
Vi racconto il “come fare”:
Lavate e tritate al coltello il prezzemolo e tenetelo da parte. Preparate i contenitori per accogliere il composto, io utilizzo dei bicchieri in vetro resistente al calore, ma la soluzione ideale, storica, migliore per le panelle è poter disporre di un piano in marmo. Se avete a disposizione un piano in marmo, pulite bene la superficie e ungetela con olio.
Tornate alla fiamma, ormai il vostro composto si sarà ben riscaldato, iniziate dunque a mescolare costantemente. Sentirete la farina di ceci addensarsi sempre più. Dovrete cuocere oltre il bollore, fin quando il composto ormai semi solido non formi come dei vulcani da cui fuoriesce il vapore. Noterete che il composto inizia a staccarsi dalle pareti e dal fondo.
Per essere certi che la vostra farina di ceci è pronta potrete provare se si solidifica bene: bagnate con acqua fredda il bordo di un piatto, con il mestolo sporco di composto trasferite un po’ velo di farina di ceci sul bordo del piatto, dopo pochi istanti, quando inizierà a raffreddarsi, il velo di farina deve staccarsi come un foglio compatto; se così accade, la cottura della farina di ceci è ultimata.
Aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate bene dunque trasferite la farina di ceci o dentro i vostri contenitori in vetro stabili al calore o sul piano di marmo e in questo caso con il mestolo distribuite l’impasto quanto più uniformemente possibile, stendete fino ad ottenere uno spessore di massimo mezzo centimetro.
Per la cottura serviranno dai 30 ai 45 minuti.
Dovrete ora attendete che la farina di ceci si raffreddi per bene, nel caso abbiate steso la farina sul piano in marmo, basterà poco tempo e potrete procedere a ritagliare dei quadretti di impasto grandi come carte da gioco. Se avrete trasferito la vostra farina di ceci dentro un contenitore, per il raffreddamento serviranno almeno un paio d’ore. Una volta fredda, sformate la farina di ceci che avrà assunto la forma del contenitore e affettatela a fette spesse al massimo mezzo centimetro (meglio anche più sottili).
Scaldate bene l’olio da frittura e friggete le panelle, girandole in modo da dorare entrambi i lati, quindi scolatele su carta assorbente e servitele ben calde o come antipasto o come condimento di un morbido panino.
Nota: Ottenute le vostre panelle crude, potete conservarle in frigorifero per un paio di giorni e figgerle solo al momento di servirle in tavola.
Il panino con le panelle, ancor più spesso con panelle e cazzilli, è così tipico da connotare Palermo nel gusto dei sui cibi da strada. Non c’è friggitoria, non c’è panineria, che in quel di Palermo non conoscano il segreto delle panelle… non concedano il loro gusto scritto a caratteri indelebili nei menu.
Alla portata di ogni visitatore, per gusto amabile e di certo versatile, le panelle si fanno ricordare, narrare, cercare pur con il sol leone e in riva al mare.
La ricetta è semplicissima ed ogni palermitano che si rispetti in genere la ripropone, ma è anche vero che le panelle comprate in friggitoria hanno più gusto; sarà perché cibarsi per strada, mentre si assapora il panorama o la vista di ogni anfratto cittadino (e monumentale, tra chiese, canti e piazze), fa sentire liberi, paghi.
Preparo le panelle spesso, spesso le mangio fuori avvalorando la tesi che esse – assieme ad altre tipicità – sono il perfetto street food palermitano e la differenza sta in questo: per strada sono comode da gustare “in mezzo al pane”, in casa diventano fantasioso antipasto da spiluccare, magari in compagnia, come profumatissimo finger food… e comunque la si mangi, panella è sempre un good food :)
adoro le panelle e anche la panissa ligure, che assomiglia un po'! ^^
RispondiEliminaMeraviglisamente golose le Panelle ...
RispondiEliminaDa noi a Genova c'è la Farinata e la Panissa ...
Un saluto dai viaggiatori golosi ...
Tiziana che bontà!
RispondiEliminaLe panelle,farinata, panissa, cecina, chiamala come vuoi ma che bontà la mangerei tutti i giori senza mai stancarmi..
io mi sono presa persino la teglia i rame per fare la farinata a casa e oramai non mi ferma piu nessuno he,he ogni tanto gli infilo dentro qualche variante, cipolla, zuchine,sono arrivata perisno a mettergli delle lamelle di porcino... è stupenda!
Complimenti per le panelle che adoro!
Ne aprofitto per invitarti al nostro contest per l'estate: "Un pic.nic in riva al mare",
http://www.saporidicasamia.com/2012/06/un-pic-nic-in-riva-al-mare.html
Ora ho vito anche il tuo di contest e partecipiamo sicuramente con gran de piacere
Un salutone!
Lucia e Vanessa :-)
carissima,
RispondiEliminati ringrazio perchè cosi mi hai fatto rifiorire i più bei ricordi di Palermo!
io? sempre in mezzo al pane.
che bontà!!
le uscite dalla scuola, i pomeriggi a villa trabia.. associo il sapore delle panelle alla quotidianità della mia adolescenza.
BELLISSIME LE TUE FOTO E COME TI SONO USCITE BENE!!
...e le crocchè?????? ^_^
RispondiEliminaroberta
Che buone!!! Anch'io le ho postate.
RispondiEliminaUn caro saluto e buon fine settimana.
Non le ho mai assaggiate, però devo dire che mi ispirano parecchio! Brava, anche le foto sono meravigliose!
RispondiEliminaUn bacione, GG
Che buone le panelle!!! Ho mangiato tanti panini con panelle e cazzilli sulla spiaggia di Mondello...c'era un vecchietto con la bicicletta che passava ogni mattina!
RispondiElimina...non le ho mai mangiate, m so che sono strepitose!
RispondiEliminanon le ho mai fatte ,mangiate si...devo provarci pure io..appena mi saro' rimessa da questo maledetto virus allo stomaco..per adesso e virtualmente mi gusto le tue...baci!!
RispondiEliminaIo da buona ligure conosco le friggitorie e le panissette, ma non è detto che a fine estate la nostra meta per le vacanze non sia la Sicilia, allora non mancherò di gustarle rigorosamente sulla strada!
RispondiEliminaVado a dare un'occhiata alla tua gara, è da un po' che non riesco a passare
baci
Valentina
Mi piacciono molto. Sono semplici e gustose.
RispondiEliminaappetitose!
RispondiEliminaQuel panino è davvero invitante!!
RispondiEliminaChe delizia! :)
RispondiEliminaChe belle, brava!!!:)
RispondiEliminaLe preferisco come antipasto!
RispondiEliminaMolto belle!
Tiziana, grazie, grazie, grazie, spiegazione utilissima e chiarissima. Le adoro, le ho mangiate in sicilia, con il pane con i semi di sesamo sono la fine del mondo. Davvero. Mi piace l'idea di sostituire il piano di marmo (che non ho) con il contenitore di vetro e poi tagliare il composto a fettine. Quasi quasi (lo so sto per dire un'eresia) le provo a fare al forno spennellate bene bene di olio. Ti faccio sapere! Grazie, Cat
RispondiEliminaCiao, passo per avvisarti che sei ancora in tempo per partecipare al mio nuovo contest sulla cucina al microonde!
RispondiEliminahttp://panperfocaccia-grianne.blogspot.it/2012/05/contest-cucina-al-microonde-con-lekue.html
Buona giornata!
Cristina
Le ho fatte! Mamma mia, che sudata! Come fare la polenta in estate! Non sono venute come quelle che avevo mangiato in Sicilia :(( ma la colpa non è della ricetta, ma probabilmente di come le ho cotte. Una parte le ho fatte in forno, l'altra in padella, ma con poco olio. Il risultato non è stato male, ma a livello di gusto non erano molto diverse dalle farinate in padella che faccio di solito (con una pastella di farina di ceci e acqua, senza bisogno di pre-cottura). Grazie comunque! Cat
RispondiEliminaBuonissime le panelle, le ho fatte anche io una volta. complimenti per il blog. ciao kiara
RispondiEliminaCiao Tiziana ottima ricetta!
RispondiEliminaBuonissime le vostre panelle si mangiano anche dalle mie parti. Credo che la farina di ceci sia universale! Un saluto.
RispondiEliminaciao Tiziana, piacere di conoscerti! ti sono uscite delle ottime panelle, io le ho provate una volta e mi si sono spatasciate nell'olio!! bellissimo blog, da oggi ti seguo e passerò spesso da queste parti! ciao
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