Tra le tante abitudini domestiche che si instaurano in una coppia di novelli sposi, perché dopo due anni appena festeggiati ci sentiamo ancora tali, c’è il fatidico momento della spesa al supermercato: questo fantastico mondo che prima era sconosciuto. Appare, allo sposo, un mondo patinato, accattivante, un luogo paragonabile al paese dei balocchi dove il carrello non è altro che un vagoncino di trenino da riempire di leccornie.
Si allontana lo sposo, perdendosi nei labirinti dei diversi reparti, smarrito cerca qui e lì ed alla fine torna all’approdo - ovvero la sposa, che intanto sta decidendo se cambiare il detersivo della lavastoviglie, tabs o liquido per non opacizzare i bicchieri? – con le braccia colme di oggetti vari (manco li regalassero!) che possono spaziare dal dolce al salato… al gasato!
La sposa ignara, le prime volte lo chiede con un po’ di timore, pensando che a Lui non piaccia molto l’idea: “Amoreeeee, mi accompagni a far la spesa? Che portare le casse d’acqua in casa da sola mi fa stancare”.
Lui serafico risponde, mentre dentro di sé medita sul cosa portarsi a casa… sghignazza, esulta e dice: “ma certo, cara!”
Poi è la fine, e la sposa tenta di cambiare trend…!
Lei: “Amoreeeee (al telefono) oggi torno più tardi perché devo passare a far la spesa”
Lui: “No, ma dai, vieni prima a prendermi che ti accompagno”
Lei: “ma non ti scomodare amore mio, devo prendere giusto due cosucce”
Lui: “manca l’acqua!!”
E così la frega, dato che le casse d’acqua sono state ormai ritenute pesanti.
Si arriva alla cassa con mille cose (in)utili, lo scontrino sembra la trascrizione della Divina Commedia, i sacchi non bastano mai, carichi come muli (entrambi) ci si avvia alla macchina che viene riempita in ogni anfratto e nell’ordine ci si ritrova con: frutta, verdura, yogurt, farine, burro, latte, uova e carni (da parte di lei); merendine, biscotti, succhi di frutta, bibite gasate, vino, grissini, stuzzichini, cioccolata e cioccolatini, strudel (da parte di lui)… e poi in coro: "O caspita! Ci siamo dimenticati di comprare l’acqua!" e Lui "vorrà dire che ci torniamo tra qualche giorno!" mentre la vocina che alberga nella di Lei testa vorrebbe gridare aiuto...
E dato che a Lui lo strudel piace tanto, questa volta ho deciso di farlo io. Dolce tipico dell’Austria, conosciuto e preparato nelle terre che un tempo erano sotto la dominazione austro-ungarica, lo strudel è un dolce ripieno (il cui ripieno può essere dolce o salato) che, nella versione più conosciuta, ha sapore di mele, pinoli, uvetta e cannella... una vera delizia!
Per altre chicche inerenti questo dolce tradizionale, vi rimando al mio articolo su Scelte di Gusto (QUI).
Nella borsa della spesa:
250 g di Farina per dolci e sfoglie Molino Rosignoli
1 Uovo
1 pizzico di Sale
2 cucchiai di Olio di semi (serve per elasticizzare l’impasto)
100 g (circa) di Acqua calda
Per il ripieno: 6 Mele gialle (ideali le renette, ottime le pink lady) – circa 1.2 kg
50 g di Pinoli
50 g di Uva sultanina
3 cucchiai di Rum
150 g di Zucchero semolato
80 g di Pangrattato
50 g di Burro
1 Limone, il succo
2 cucchiaini di Cannella
Gli strumenti del mestiere:
Padella Illa pearl
Piattino dolce, Soizick
Vi racconto il “come fare”:
Su una spianatoia, o un piano (ad esempio in marmo) di lavoro ben pulito, disponete la farina setacciata a fontana. Praticate un buco al centro del cumulo di farina, aggiungete il pizzico di sale e rompetevi dentro l’uovo. Con i rebbi di una forchetta iniziate a sbattere l’uovo, lentamente, incorporando la farina poco alla volta e versando nell’impasto, a filo, l’olio di semi. Amalgamate questi primi ingredienti, sempre utilizzando la forchetta e solo quando l’impasto sarà meno umido iniziate a lavorarlo, energicamente, con le mani e con i polsi. Incorporate, poco per volta l’acqua tiepida, dipenderà dalla grandezza dell’uovo la necessità di utilizzare tutta o meno l’acqua. L’impasto dovrà risultare asciutto e compatto.
Lavoratelo a lungo, sbattendolo e rivoltandolo continuamente, fino a sentirlo morbido ed elastico, date ora all’impasto la forma di una palla e ungetela ancora con un filo d’olio di semi; quindi disponete la pasta dentro una bacinella e coprite con un canovaccio. Lasciate riposare in ambiente caldo, lontano da possibili spifferi, per almeno mezz’ora. Intanto potete preparare il ripieno.
Trasferite l’uva sultanina in un bicchiere capiente e copritela con il rum, lasciando rinvenire l’uvetta per almeno dieci minuti nel liquore. Mondate e affettate le mele, a fettine sottili, trasferendole in una ciotola e versandovi sopra il succo del limone, questo eviterà di far annerire la frutta, girate con cura e aggiungete lo zucchero. Trasferite il burro a tocchetti in una padella antiaderente, sul fuoco a fiamma moderata per farlo sciogliere. Versate il pangrattato in padella e tostatelo con il burro. Terminate il ripieno aggiungendo alle mele sia i pinoli che l’uva sultanina scolata dal rum.
Adesso bisognerà procedere con la parte complicata della preparazione, la tiratura della sfoglia: distendete sul piano di lavoro una tovaglia, infarinate la superficie della tovaglia e recuperate la pallina di impasto. Iniziate a stendere l’impasto sulla tovaglia infarinata aiutandovi solo con le mani e meglio con i dorsi. Se necessario, onde evitare di rompere la sfoglia, ungete di olio sia le mani che la pasta. Dovrà risultare sottilissima, quasi trasparente, alla fine di questa operazione.
Sull’impasto così ben disteso (che di regola andrà ritagliato dai bordi rimasti più spessi nell’operazione di tiratura) adesso iniziate a trasferire la farcitura. Cominciate con il pangrattato tostato, che ha in compito di assorbire l’umidità in eccesso, poi con il ripieno e infine spolverizzate con la cannella in polvere. Aiutandovi con i lembi della tovaglia, iniziate ad arrotolare la sfoglia su se stessa. Trasferite lo strudel sulla placca da forno imburrata, o foderata di carta da forno, e cuocete in forno già caldo a 180°C per 50 minuti circa (fino a perfetta doratura dell’involucro esterno). Prima di servire, ottimo da tiepido, potete completare con una spolverata di zucchero a velo.
Si allontana lo sposo, perdendosi nei labirinti dei diversi reparti, smarrito cerca qui e lì ed alla fine torna all’approdo - ovvero la sposa, che intanto sta decidendo se cambiare il detersivo della lavastoviglie, tabs o liquido per non opacizzare i bicchieri? – con le braccia colme di oggetti vari (manco li regalassero!) che possono spaziare dal dolce al salato… al gasato!
La sposa ignara, le prime volte lo chiede con un po’ di timore, pensando che a Lui non piaccia molto l’idea: “Amoreeeee, mi accompagni a far la spesa? Che portare le casse d’acqua in casa da sola mi fa stancare”.
Lui serafico risponde, mentre dentro di sé medita sul cosa portarsi a casa… sghignazza, esulta e dice: “ma certo, cara!”
Poi è la fine, e la sposa tenta di cambiare trend…!
Lei: “Amoreeeee (al telefono) oggi torno più tardi perché devo passare a far la spesa”
Lui: “No, ma dai, vieni prima a prendermi che ti accompagno”
Lei: “ma non ti scomodare amore mio, devo prendere giusto due cosucce”
Lui: “manca l’acqua!!”
E così la frega, dato che le casse d’acqua sono state ormai ritenute pesanti.
Si arriva alla cassa con mille cose (in)utili, lo scontrino sembra la trascrizione della Divina Commedia, i sacchi non bastano mai, carichi come muli (entrambi) ci si avvia alla macchina che viene riempita in ogni anfratto e nell’ordine ci si ritrova con: frutta, verdura, yogurt, farine, burro, latte, uova e carni (da parte di lei); merendine, biscotti, succhi di frutta, bibite gasate, vino, grissini, stuzzichini, cioccolata e cioccolatini, strudel (da parte di lui)… e poi in coro: "O caspita! Ci siamo dimenticati di comprare l’acqua!" e Lui "vorrà dire che ci torniamo tra qualche giorno!" mentre la vocina che alberga nella di Lei testa vorrebbe gridare aiuto...
E dato che a Lui lo strudel piace tanto, questa volta ho deciso di farlo io. Dolce tipico dell’Austria, conosciuto e preparato nelle terre che un tempo erano sotto la dominazione austro-ungarica, lo strudel è un dolce ripieno (il cui ripieno può essere dolce o salato) che, nella versione più conosciuta, ha sapore di mele, pinoli, uvetta e cannella... una vera delizia!
Per altre chicche inerenti questo dolce tradizionale, vi rimando al mio articolo su Scelte di Gusto (QUI).
Nella borsa della spesa:
250 g di Farina per dolci e sfoglie Molino Rosignoli
1 Uovo
1 pizzico di Sale
2 cucchiai di Olio di semi (serve per elasticizzare l’impasto)
100 g (circa) di Acqua calda
Per il ripieno: 6 Mele gialle (ideali le renette, ottime le pink lady) – circa 1.2 kg
50 g di Pinoli
50 g di Uva sultanina
3 cucchiai di Rum
150 g di Zucchero semolato
80 g di Pangrattato
50 g di Burro
1 Limone, il succo
2 cucchiaini di Cannella
Gli strumenti del mestiere:
Padella Illa pearl
Piattino dolce, Soizick
Vi racconto il “come fare”:
Su una spianatoia, o un piano (ad esempio in marmo) di lavoro ben pulito, disponete la farina setacciata a fontana. Praticate un buco al centro del cumulo di farina, aggiungete il pizzico di sale e rompetevi dentro l’uovo. Con i rebbi di una forchetta iniziate a sbattere l’uovo, lentamente, incorporando la farina poco alla volta e versando nell’impasto, a filo, l’olio di semi. Amalgamate questi primi ingredienti, sempre utilizzando la forchetta e solo quando l’impasto sarà meno umido iniziate a lavorarlo, energicamente, con le mani e con i polsi. Incorporate, poco per volta l’acqua tiepida, dipenderà dalla grandezza dell’uovo la necessità di utilizzare tutta o meno l’acqua. L’impasto dovrà risultare asciutto e compatto.
Lavoratelo a lungo, sbattendolo e rivoltandolo continuamente, fino a sentirlo morbido ed elastico, date ora all’impasto la forma di una palla e ungetela ancora con un filo d’olio di semi; quindi disponete la pasta dentro una bacinella e coprite con un canovaccio. Lasciate riposare in ambiente caldo, lontano da possibili spifferi, per almeno mezz’ora. Intanto potete preparare il ripieno.
Trasferite l’uva sultanina in un bicchiere capiente e copritela con il rum, lasciando rinvenire l’uvetta per almeno dieci minuti nel liquore. Mondate e affettate le mele, a fettine sottili, trasferendole in una ciotola e versandovi sopra il succo del limone, questo eviterà di far annerire la frutta, girate con cura e aggiungete lo zucchero. Trasferite il burro a tocchetti in una padella antiaderente, sul fuoco a fiamma moderata per farlo sciogliere. Versate il pangrattato in padella e tostatelo con il burro. Terminate il ripieno aggiungendo alle mele sia i pinoli che l’uva sultanina scolata dal rum.
Adesso bisognerà procedere con la parte complicata della preparazione, la tiratura della sfoglia: distendete sul piano di lavoro una tovaglia, infarinate la superficie della tovaglia e recuperate la pallina di impasto. Iniziate a stendere l’impasto sulla tovaglia infarinata aiutandovi solo con le mani e meglio con i dorsi. Se necessario, onde evitare di rompere la sfoglia, ungete di olio sia le mani che la pasta. Dovrà risultare sottilissima, quasi trasparente, alla fine di questa operazione.
Sull’impasto così ben disteso (che di regola andrà ritagliato dai bordi rimasti più spessi nell’operazione di tiratura) adesso iniziate a trasferire la farcitura. Cominciate con il pangrattato tostato, che ha in compito di assorbire l’umidità in eccesso, poi con il ripieno e infine spolverizzate con la cannella in polvere. Aiutandovi con i lembi della tovaglia, iniziate ad arrotolare la sfoglia su se stessa. Trasferite lo strudel sulla placca da forno imburrata, o foderata di carta da forno, e cuocete in forno già caldo a 180°C per 50 minuti circa (fino a perfetta doratura dell’involucro esterno). Prima di servire, ottimo da tiepido, potete completare con una spolverata di zucchero a velo.
Ahahahah che spasso la vostra spesa!Devo dire che il mio è bravo, mi aiuta a portare l'acqua ma non compra schifezze o cose particolarmente inutile, anzi spesso e volentieri stoppa me!E non ti preoccupare, per me è la regola andare a comprare una cosa importantissima, uscire con 4 borse piene ed aver dimenticato proprio lacosaimportantissima!Che dire del tuo strudel ... Mir gefällt sehr gut!Bravissima, io non ho mai sbatti di fare la pasta strudel e prendo la sfoglia già pronta..che eresia!Un dolce squisito, brava!Bacioni
RispondiEliminaciao e grazie della visita che ricambio unendomi al tuo blog..
RispondiEliminaintanto mi segno la tua ricetta dello strudel e spero di ritrovarti nella mia cucina.. a presto
Giovanni
Eh sì ..... lo strudel è qualcosa di speciale! Io talvolta metto dei frutti di bosco insieme con le mele, ma in questo caso non metto uvetta e pinoli. Siciliana anch'io, ma con gusti e animo altoatesino! Complimenti per questo bellissimo blog. Ciao, Clara.
RispondiEliminaHa un aspetto delizioso questo tuo strudel, lo provo presto ciao
RispondiEliminaMmmm sembra davvero buonissimo!! :)
RispondiEliminaiO INVECE NON LO VOGLIO, PERCHé SENZA DI LUI POSSO COMPRARE TUTTE LE NOVITà CHE TROVO IN GIRO, senza sentirmi addosso lo sguardo truce del mio dolce doppio che mi dice "tanto non lo userai!"... ma anche iosono stata fregata dall'acqua!
RispondiEliminaCiao carissima Tiziana,sono alle prese con tre dolcini che devo oggi portare a scuola ma ogni tanto mi fermo per leggere alcuni post.(...na droga!!!!).
RispondiEliminaMa sai che non so fare la pasta strudel? L'ho provata due volte e non mi è piaciuta ("lei" poverina non ha colpa,sono io che non so maneggiarla).
Complimenti per il tuo strudel,quando dimenticherò i miei fallimenti proverò la tua ricetta.
Che delizia questo strudel. Mi segno la ricetta :) Che bello, anche a me piace fare la spesa, lo vedo un momento catartico e intimo con il mio lui *.*
RispondiEliminaMa che meraviglia qui!Così ordinato...ci sto bene,e lo strudel eseguito così è delizioso,io la chiamo "pasta matta" ti è capitato di sentire questo nome?
RispondiEliminaDevo dire che pasta da strudel è più elegante ^-^
Fare la spesa con voi due deve essere uno spasso!!!! Complimenti per lo strudel, ti è venuto benissimo!! un bacio
RispondiEliminaè un dolce che non ho mai provato a fare, questo è molto invitante, la spesa in coppia è sempre piena di buchi !!! ciao barbara
RispondiEliminaMio marito è ancora così dopo 5 anni di matrimonio e sta attaccando la mania anche alla nostra bimba...dovrò fare la spesa in segreto...
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta
Ciao
Mi hai fatto sorridere.
RispondiEliminaAnche a me piace lo strudel e ne prenderei con piacere una bella fetta.
Il marito è fortunato. :)
devo dirti la verità non amo questo dolce lo trovo un pò pesante, baci...
RispondiEliminaahaha! capita anche a me di comprare di tutto e di dimenticare l'acqua! :D delizioso lo strudel è un dolce che ho imarato ad apprezzare.
RispondiEliminaahaha! capita anche a me di comprare di tutto e di dimenticare l'acqua! :D delizioso lo strudel è un dolce che ho imarato ad apprezzare.
RispondiEliminaMamma mia che delizia quasi quasi domenica lo faccio ^_^
RispondiEliminabrava baci ^_^
Come al solito è super invitante poi adatto all' autunno!
RispondiEliminaBhe a far la spesa così non ci si annoia!! ;-)
RispondiEliminaIn questi gg poi mi è venuta una voglia di strudel... ummh!
Buonissimo!Complimenti!
RispondiEliminache spettacolo......
RispondiEliminaE' talmente invitante lo strudel che vien la voglia di provare a realizzarlo. Ricette una più gustosa dell'altra, complimenti! Ciao
RispondiEliminaIl strudel e molto apprezzato in casa mia e si mangia spesso! Io mangerei ancora quello fatto da te! Ciao!
RispondiEliminanel tuo racconto mi ci son trovato anchio qualche volta, e il strudel e un dolce che non si rifiuta mai
RispondiEliminaTiziano
che meraviglia!!!!! adoro lo strudel e il tuo è fatto a regola d'arte!!!!!
RispondiEliminap.s. anche io faccio così quando vado a fare la spesa e poi mio marito scute la testa ma oramai si è abituato :-)))
Bellissimo il tuo blog!Curioso conoscere una bravissima cuoca siciliana (anch'io lo sono. Abitiamo a qualche decina di chilometri di distanza!) proprio mentre pubblica una ricetta sudtirolese! Comunque anch'io, nonostante ami tantissimo la cucina siciliana, provo ogni tanto ricette tipiche di altre regioni. Lo strudel poi, merita...e tu spieghi benissimo come farlo. Penso proprio che proverò anch'io a farlo.
RispondiEliminaA presto,
Rosa
che delizia questo strudel!
RispondiEliminaDavvero succede sempre così anche a me! Per lui il supermercato è proprio il mondo dei balocchi...e a dire il vero, lo è anche per me! io amo fare la spesa!!!!
RispondiEliminaNel frattempo ti invito a partecipare al mio nuovo contest sulla cucina toscana! Ti lascio il link: http://pandiramerino.blogspot.com/2011/10/la-toscana-nel-piatto-il-mio-nuovo.html
Ti aspetto!!
per me è un classico ormai andare a fare la spesa e dimenticare la metà di ciò che mi serve nonostante la lista alla mano. In compenso riesco benissimo a fare scorta di una quantità di cose "inutili" approfittando delle offerte!
RispondiEliminaChe meraviglia il tuo strudel, perfetto su quel piattino eprchè è davvero fatto col cuore ^__^ Ne vorrei una fettina adesso...Un bacione, buona settimana
mi sa che la tua avventura al supermercato ricorda quella di molte di noi.. io di sicuro!! troppo di corsa sempre.. ora mi fermerei proprio per mangiare una fetta di quel tuo strudel! che bontà! mi unisco al tuo blog e.. ti seguo!ciao a presto "ghiottodisalute.blogspot.com"
RispondiEliminaQuesto strudel è semplicemente meraviglioso! Complimenti per il tuo blog, ban fatto e molto allegro! :)
RispondiEliminacomplimenti per questo strudel è golosissimo(poi io adoro tutti i dolci dal Sudtirolo e i posti sono da favola). per il supermercato:), mio marito lo odia profondamente( a dire il vero anch'io preferisco comprare al mercato ma non sempre e per tutto si può), invece per l'acqua ho risolto mettendo un filtro speciale al rubinetto...adesso mi mancano un pò gli esercizi di pesi con le bottiglie:).Buona serata
RispondiEliminaChe buono lo strudel!!!
RispondiEliminaE' da un po' che voglio provare a farlo, intanto mi segno la tua ricetta!!!
Grazie mille di partecipare al mio candy!!!!
In bocca al lupo!!!!
ciao Tiziana, grazie per essere passata da me :-)
RispondiEliminaMi incanta il tuo blog e mi iscrivo molto volentieri.
Che ridere, leggendoti fare la spesa con tuo marito mi sono rivista.. per me una cosa è sicura, se vado da sola, spendo meno e sono più veloce. Sebbene in due sia più divertente, poi ci ritroviamo con un sacco di cosette extra da stipare nelle scansie mai sufficientemente grandi :-)
Che buono questo strudel!!!! Pur essendo una "nordica" non l'ho mai fatto ;-)
ciao,
Daniela