Per le vie del gusto il 388° Festino di Santa Rosalia
…fatto per Palermo, i suoi cittadini ed i turisti convenuti, per osannare la Santuzza, per rammentare la storia di una tradizione, tra il sacro ed il profano, che ogni anno riaccende la città di luci, preghiere e ovazioni.
Tra il 14, giorno in cui si svolge la processione, e il 15 Luglio scorsi si è svolta la 388esima edizione di quella festa cittadina denominata Festino, di cui in passato vi ho già parlato
Desideravo lasciarvi alcuni scatti, del carro nuovo… del nuovo senso dato alla festa, o forse solo di un senso ritrovato. Negli ultimi anni il festino è stato un appuntamento in declino, sempre meno attenzione, da parte della precedente fallace amministrazione, alla tradizione di questa commemorazione. Orlando, il nuovo sindaco, pare abbia ridato verve alla festa; l’organizzazione è stata decisamente migliore, l’afflusso aumentato, la manifestazione con diversi picchi di forte emozione.
Forse l’unica nota, a mio personale avviso, un po’ stonata è stata la raffigurazione della Santuzza in una statua troppo sexy è svergognata :) mentre nell’immaginario collettivo la bella Rosalia è un fiore delicato e senza macchia, troppo modesta per sfoggiare le sue forme, adorno il crine di rose e ammantata di purezza.
Per il resto, il festino 2012 è stato il migliore degli ultimi anni; mi è piaciuto molto, dalla Cattedrale in festa, con il suo palco, i ballerini, l’orchestra, l’apparizione di Cuticchio – sul frontale della chiesa - a raccontare la storia di Rosalia e della prima processione.
Di sicuro effetto i giochi di luce ai Quattro Canti. Ogni punto della città sembrava animato dalla voglia di far divertire: al Foro Italico, musica sul palco, sui balconi di Porta Felice v’erano attori e comparse e giunta alla “marina” - dopo aver attraversato il “cassaro” – la Santuzza è stata salutata, oltre che dalla frase di rito (viva Palermo e Santa Rosalia), dai tradizionali giochi pirotecnici.
Ancora una nota ben intonata per raccontare questo festino: è stato multietnico e all’insegna dell’integrazione. C’era il carro raffigurante un elefante, con la sua bella principessa indiana, e tante bandiere portate da tutte le piccole comunità che ormai popolano palermo, i “nuovi palermitani” nei loro costumi tradizionali; dal Ghana, alla Costa d’Avorio, l’Africa ha sfilato insieme alla Santuzza.
E poi i disabili in carrozzina, davanti al carro della Santa è stato ricavato uno spazio – delimitato da cordoli - per permettere loro di partecipare senza essere travolti alla processione.
Decisamente bello, da rifare pur se in mezzo a quel mare di gente mi sentivo soffocare da un caldo che non ha dato tregua nemmeno al più fervido credente
Beh un'iconografia inusuale per Santa Rosalia.
RispondiEliminaBello il reportage.
meraviglioso *.*
RispondiEliminaChe splendido articolo, complimenti. Io vivo a Cinisi e non ho mai, e dico mai, visto il Festino di Santa Rosalia, devo rimediare e lasciarmi avvolgere da quest'atmosfera così festosa che racchiude tradizione, fede e folclore. Grazie davvero! ps: splendidi scatti
RispondiEliminabellissime foto!
RispondiEliminaa Torino non esistono manifestazioni di questo genere, trovo positivo l'aspetto multietnico della festa
Bellissime foto! Io non l'ho mai vista questa festa ma mio marito che è ha vissuto a Palermo mi ha detto che è bellissima!
RispondiEliminaeheheeh il mio ultimo festino risale a decenni fa, quando abitavo ancora a Palermo. Con le bimbe sarebbe un'impresa impossibile andare, troppo caos. Mi riprometto di andare l'anno prossimo, di godermelo tutto e di immortalarlo anche. Mi avete fatto venire una voglia con le vostre foto..tu e i miei amici fotografi!!!Sarà stato pure il Festino più povero, ma ho avuto come la sensazione che, di contro, sia stato il più sentito. O mi sbaglio? Grazie anche a te per avermi reso partecipe nonostante non sia andata. Un bacione Ale.
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