Nella borsa della spesa:
500 g di Topinambur1 spicchio d’Aglio
1 mazzetto di Prezzemolo tritato
3 cucchiai di Olio evo
Brodo vegetale, circa due mestoli
1 Limone, il succo
Sale e Pepe q.b.
Vi racconto il “come fare”:
Pulite i tuberi di topinambur, raschiandoli con un coltello o con una spazzolina sotto l’acqua corrente. Preparate una vaschetta con dell’acqua acidificata con succo di limone; affettate molto finemente i tuberi – io ho affettato al coltello, ma se preferite potete utilizzare una mandolina. Lasciate in ammollo con acqua e succo di limone le fette di topinambur per 10-15 minuti. Intanto, in una padella ben capiente, versate l’olio e lo spicchio d’aglio mondato. Fate rosolare l’aglio intero nell’olio, in modo da poterlo poi allontanare. A rosolatura avvenuta, scolate bene e versate sull’olio caldo le fettine di topinambur, mescolate e lasciate insaporire per qualche minuto. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete un po’ di brodo vegetale, in modo da non far attaccare il topinambur alla base della padella. Coprite e fate cuocere dolcemente per 15-20 minuti, aggiungendo, qualora servisse, ancora un po’ di brodo. A cottura ultimata, i topinambur dovranno essere ancora un po’ croccanti, aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate e servite il contorno ben caldo.
Un pizzico di Tì:
Un gusto stranissimo i tobinambur, lo definirei quasi in bilico tra la patata e il carciofo, buoni, saporiti, croccanti ed invitanti. Non credevo potessero piacermi così tanto, anche se in effetti io adoro la cucina che racconta gusti di altri paesi. Il topinambur però mente, nel senso che è molto coltivato e ben presente nel nostro Paese, ma dato che si tratta di una specie naturalizzata, di fatto è considerato esotico. Per me lo è, esotico, gustoso, e rappresenta in pieno - nel sapore indefinito e un po speziato - il suo essere definito “la patata topinambur” o “il carciofo di Gerusalemme”
Per Antipasti e Contorni...
buono,e molto poco usato,peccato perche'e'buonissimo :)
RispondiEliminaMe gusta mucho se ve delicioso y saludable,abrazos.
RispondiEliminaAnch'io uso poco il topinanbur , mi ha donato una super ricetta , la provo al più presto . Un abbraccio, buona giornata Daniela.
RispondiEliminaDa buona Piemontese, per me i topinambour (per noi ciapinabò) erano un must per la bagna caoda, in cui si pucciano da crudi, tagliati a fettine.
RispondiEliminaMa poi li ho provati a chips, e anche stufati con limone e pepe nero, a flan.. una conquista.
E ho una vellutata da provare da secoli, ormai.
Buona e semplice la tua proposta.. da copiare!
Mi piacciono moltissimo, ma sono praticamente introvabili dalle mie parti... che peccato!!!!
RispondiElimina