Nella borsa della spesa:
2 Peperoni4 Patate
2 Melanzane (le mie, “tunisine”)
1 Cipolla
1 mestolo di sugo di Pomodoro (o passata di Pomodoro)
2-3 foglie di Basilico fresco
Olio evo, Sale e Pepe q.b.
Vi racconto il “come fare”:
Lavate per bene gli ortaggi, sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, senza sbucciarle tagliate a tocchetti anche le melanzane e ponetele in ammollo in acqua e sale per mezz’oretta. Affettate finemente la cipolla, infine – privandoli dei semini interni – tagliate a listarelle i peperoni. In un tegame capiente, versate un generoso filo d’olio e unite le fettine di cipolla, rosolatele. Aggiungete al soffritto le patate e mescolate bene. Aggiungete, dopo un paio di minuti, i peperoni e mescolate. Aggiungete in ultimo, dopo 5-6 minuti, le melanzane (ben scolate dall’acqua di ammollo) e mescolate tutte le verdure insieme.
Lasciate soffriggere per un po’, continuando a mescolare di tanto in tanto e infine aggiungete il sugo di pomodoro (o se preferite, la passata di pomodori pelati), il basilico, aggiustate di sale e pepe e coprite il tegame con il suo coperchio.
Fate cuocere a fiamma bassa fin quando tutte le verdure (controllate che le patate siano divenute morbide) saranno cotte ma ancora sode. In cottura, mescolate di tanto in tanto e se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo potrete aggiungere un po’ d’acqua.
A cottura ultimata lasciate raffreddare il canazzo che va servito freddo o tiepido così da permettergli di spigionare appieno il suo sapore.
Un pizzico di Tì:
Una ricetta assolutamente tipica, della mia bella città, e gustosissima. Il canazzo è tra i piatti vegetariani ed estivi, assieme alla caponata, più amati da noi palermitani. Ricorda la peperonata ed è parente alla caponata, ma alla fine è un piatto unico e diverso: rispetto alla peperonata, la cottura avviene “a tutto dentro” ovvero, con tutte le verdure in pentola e non fritte; rispetto alla caponata, non presenta quel tipico gusto agrodolce, ma ha tutte le caratteristiche giuste per aver conferita una meritata lode. Come quasi tutti i piatti della tradizione, è un piatto povero che però – in chiave moderna – oggi onora le tavole più riccamente imbandite e fa la sua figura come contorno, quando si ha voglia di un pizzico di Sicilia nel piatto. Il buongustaio lo adora, dice sempre che per Lui – per soddisfare la sua fame - va benissimo il canazzo… ma non di razza chiwawa, Lui vuole un maremmano :)
Questo sono i piatti che mi piacciono molto. Nella tua regione c'è l'imbarazzo della scelta.
RispondiEliminaLo puoi ben dire Fra! Il cibo: la cosa migliore che c'è in Sicilia!
RispondiEliminaTiziana, questo è un piatto che mi riporta indietro nel tempo. Era il secondo preferito del mio adorato nonno materno. E io lo preparo molto spesso. Peccato che il nonno è riuscito a farlo amare a me, mentre io non riesco proprio a farlo amare a mio figlio. Ma come si fa con questi ragazzi di oggi che detestano le verdure?
Un abbraccio,
Rosa
P.S.
ti ho mai invitata sul forum delle creative siciliane? www.isolacreativa.forumfree.it
Adoro la Sicilia con i suoi profumi e i suoi sapori inimitabili!
RispondiEliminaUn piatto solare grazie e buona serata
RispondiElimina